Autocontrollo del diabete: che cosa prevede l’esenzione con codice 013

L’attribuzione del codice 013 permette alle persone diabetiche di accedere gratuitamente all’erogazione di alcuni dispositivi medici utili per l’automonitoraggio della propria glicemia e per la terapia insulinica.

A chi viene attribuito il codice 013?

Il codice di esenzione 013 è attribuito a tutti i diabetici, qualunque sia la natura della loro malattia: diabete di tipo 1, diabete di tipo 2, diabete durante la gravidanza (diabete gestazionale) o di altro tipo. In pratica, il Servizio Sanitario Nazionale concede ai diabetici la possibilità di ricevere gratuitamente una serie di dispositivi medici e/o presidi necessari al controllo e alla terapia insulinica della patologia.

Chi stabilisce la quantità e il tipo di materiale da erogare al singolo diabetico?

La quantità e il tipo di materiale per la singola persona diabetica sono stabiliti attraverso la valutazione del diabetologo, pubblico o convenzionato sulla base di specifici accordi a livello di Aziende ULSS (anche il ginecologo in caso di diabete gestazionale). Lo specialista redige un piano personalizzato della durata di un anno che verrà registrato sul sito della Regione.

Nell’ambito della validità annuale di tale piano, il medico curante compila una prescrizione, valida due o tre mesi, che permette alla persona diabetica l’effettivo ritiro del materiale. La data di spedizione della ricetta non deve superare i 30 giorni dalla data di prescrizione.

Il materiale viene consegnato dalla farmacia di zona che, al momento dell’erogazione, accedendo al sito della Regione, scala man mano il quantitativo previsto dal piano registrato.
Ai fini della prescrizione e dispensazione dei presidi, sulla ricetta del SSR il medico prescrittore deve riportare la dicitura assistito insulino trattato oppure assistito non insulino trattato. Nel caso di diabete gestazionale il medico deve riportare la condizione della gestante.

Che cosa viene fornito gratuitamente alle persone diabetiche in trattamento con insulina?

Ai soggetti insulino trattati, nel rispetto del Programma di cura, sono concedibili a carico del SSN i seguenti presidi (con possibili variazioni di Regione in Regione):

  • strisce reattive per la misurazione delle glicemia: in base alla frequenza di misurazioni indicate nella prescrizione del medico, un numero di confezioni contenenti un quantitativo di strisce reattive necessarie alla copertura bimestrale del fabbisogno della persona diabetica; la ricetta deve riportare l’indicazione del numero erogabile di strisce per bimestre e il numero di misurazioni;
  • reattivi rapidi per la determinazione di glicosuria, chetonuria e chetonemia: fino ad un massimo di 2 confezioni all’anno, su prescrizione del Centro Antidiabetico;
  • siringhe per insulina: in base al numero di somministrazioni giornaliere indicate nella prescrizione medica, fino ad un massimo di 240 siringhe al bimestre;
  • aghi per iniettori a penna: in base al numero di somministrazioni giornaliere indicate nella prescrizione medica, fino ad un massimo di 3 confezioni pari a 300 aghi al bimestre;
  • aghi pungidito (lancette): un quantitativo corrispondente a quello delle strisce reattive per la misurazione della glicemia;
  • iniettori di insulina a penna: una penna all’anno per tipo di insulina.

Qualora ci sia una discrepanza tra il numero di determinazioni e il numero di confezioni riportate in ricetta, nella dispensazione si deve fare riferimento al numero di determinazioni. Se il conteggio delle unità prescritte dal medico ed erogabili per ogni bimestre è diverso dal quantitativo di unità presenti nelle confezioni, l’arrotondamento è operato per difetto, ad eccezione degli aghi per iniettori a penna di insulina, per i quali, è ammesso l’arrotondamento per eccesso, se il numero di somministrazioni indicate in ricetta superi del 50% il quantitativo dispensabile (50 aghi).

I glucometri sono a carico del paziente, ma vengono spesso distribuiti dal Centro Antidiabetico; in questo caso le figure responsabili della stesura del Programma di cura dovranno rendere disponibili alle Aziende ULSS i dati relativi ai dispositivi dispensati per i dovuti controlli e il monitoraggio dei glucometri e delle strisce erogate.

Che cosa viene fornito gratuitamente alle persone diabetiche non trattate con insulina?

La prescrizione del medico deve essere trimestrale. Ai soggetti non insulino trattati, nel rispetto del Programma di cura, sono concedibili a carico del SSN i seguenti presidi (con possibili variazioni di Regione in Regione):

  • strisce reattive per la misurazione della glicemia: fino ad un massimo di 200 strisce per anno (50 o 25 per 3 mesi, in base alla situazione clinica della persona diabetica)
  • aghi pungidito (lancette): un quantitativo corrispondente a quello delle strisce reattive per la misurazione della glicemia;
  • aghi per iniettori a penna per la somministrazione di incretine: 100 aghi a bimestre: la prima prescrizione deve essere effettuata da parte del medico autorizzato alla prescrizione di incretine, le successive possono essere effettuate anche dal medico di medicina generale. Sulla ricetta il medico deve specificare che la persona diabetica è in trattamento con incretine, indicando anche il tipo di medicinale.

Che cosa viene fornito gratuitamente alle donne in gravidanza che manifestino il diabete gestazionale?

Il Programma di cura deve essere redatto da uno specialista autorizzato, attualmente diabetologo o ginecologo. Alle donne affette da diabete gestazionale, nel rispetto del Programma di cura, sono concedibili a carico del SSN i seguenti presidi:

  • strisce reattive per la misurazione della glicemia: fino a un massimo di 100 strisce al bimestre anche per le donne non trattate con insulina; la ricetta deve riportare l’indicazione del numero di misurazioni;
  • aghi pungidito (lancette): un quantitativo corrispondente a quello delle strisce reattive per la misurazione della glicemia.

La donna affetta da diabete gestazionale che necessita del trattamento con insulina  viene equiparata ad un assistito insulino-trattato e sono concedibili gli stessi presidi previsti per tale assistito. Nei casi di trattamento non insulinico, la gestante viene equiparata ad un assistito non insulino trattato.

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