Diabete 2014: quanto costa agli italiani

I ricoveri causati dal diabete costano  100 euro all’anno ad ogni italiano, con o senza diabete. Tali costi incidono del 10% sulla spesa sanitaria nazionale.
Parlano chiaro i dati contenuti nel Rapporto “Facts and figures about diabetes in Italy 2014”, presentato alla 7° edizione dell’Italian Barometer Diabetes Forum, in corso il 10 e 11 luglio 2014, a Villa Mondragone (Monte Porzio Catone), organizzata da Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation e Università di Roma “Tor Vergata”, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Commissione Europea, Parlamento Europeo, Ministero della Salute. Partecipano 200 esperti di clinica, economia e politiche sanitarie provenienti da tutta Europa.

the burden of diabetes in Italy

Nuovi dati allarmanti sui costi del diabete: in Italia un quarto delle persone con diabete viene ricoverata almeno una volta l’anno e ha un rischio doppio di incorrere in un’ospedalizzazione rispetto a chi non abbia il diabete.

I ricoveri da diabete e sue complicanze gravano sulle casse dello Stato per 6 miliardi di euro l’anno: 100 euro per ogni cittadino, con o senza diabete.
Infatti, rispetto alle persone che non soffrono della malattia, coloro che hanno il diabete hanno un rischio doppio di essere ospedalizzate e la loro permanenza in ospedale è mediamente del 20% più lunga. Il diabete è responsabile ogni anno di 12 mila ricoveri in più ogni 100 mila persone.

Sono questi i dati contenuti nel Rapporto “Facts and figures about diabetes in Italy 2014”, che analizza il peso della malattia nel nostro Paese, redatto sotto l’egida dell’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation (IBDO) e presentato alla settima edizione dell’Italian Barometer Diabetes Forum, che si è svolta il 10-11 luglio 2014 a Villa Mondragone (Monte Porzio Catone), organizzata da IBDO e da Università di Roma “Tor Vergata”, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Commissione Europea,  Parlamento Europeo, Ministero della Salute.

“Il Forum 2014 vede la partecipazione e il confronto dei diversi protagonisti del sistema sanitario italiano e internazionale, dal Ministero della Salute, all’Agenzia Italiana del Farmaco, all’agenzia europea dei medicinali, EMA, alle Società scientifiche” dice Simona Frontoni, Presidente Comitato Scientifico Barometer Forum. “L’obiettivo principale è quello di identificare strategie per affrontare il diabete, che siano frutto della collaborazione tra addetti ai lavori e Istituzioni a livello sempre più globale, e non solo dal punto di vista clinico, ma soprattutto sociale, economico e politico” spiega.
“Azioni immediate per la lotta al diabete risultano quanto mai necessarie soprattutto se si analizza il problema in termini di costi”, continua Frontoni. Dal citato Rapporto “Facts and figures about diabetes in Italy 2014emerge che i costi del diabete incidono per il 10% sulla spesa sanitaria nazionale: ogni anno ben oltre 11,2 miliardi spesi a causa della malattia. A gravare particolarmente sono proprio le ospedalizzazioni, che pesano per oltre il 58%, circa 6 miliardi di euro, sulla spesa totale per il diabete, mentre i costi per i trattamenti incidono solo per il 7%. Oltre 50 milioni di euro all’anno, inoltre, sono i costi imputabili all’ospedalizzazione in seguito all’ipoglicemia grave, un repentino ed eccessivo abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue che può accadere in una persona dopo l’assunzione di alcuni farmaci per la cura del diabete.
“Per affrontare e vincere la sfida posta dal diabete alla società è necessario conoscerne a fondo tutti gli aspetti, valutarli misurandone ampiezza e portata, monitorarne il trend. L’Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation, è un think-tank permanente che si pone questi obiettivi. Il Forum che organizziamo annualmente è utile a identificare le strategie per affrontare la malattia, che siano frutto della collaborazione tra tutte le parti interessate, in Italia e all’estero.

All’edizione 2014, che inaugura virtualmente il semestre di presidenza italiana del Consiglio d’Europa, partecipano 200 esperti di diversa estrazione e diversa provenienza geografica: da Juan Riese Jordà, coordinatore della Joint Action europea contro le malattie croniche, CHRODIS, ad Andrew Boulton, presidente della European Association for the Study of Diabetes, EASD,” ricorda Renato Lauro, Presidente IBDO Foundation.
“Tra gli obiettivi che il progetto si pone c’è quello di applicare i metodi della medicina di precisione per capire l’evoluzione della malattia e trovare le terapie personalizzate. “È come se decidessimo di diventare sarti per confezionare abiti su misura per ognuno di noi. La medicina personalizzata è una medicina che non cura le malattie in modo astratto e impersonale, ma che cura quel malato e anche quel sano, affinché possibilmente non si ammali. Si parte da un presupposto fondamentale: la differenza delle persone, del loro patrimonio genetico e della risposta che ogni gruppo di cellule dà ad una eventuale alterazione genetica. Un puzzle complesso che tiene conto, dunque, della genetica e di una miriade di altri fattori che vanno dallo stile di vita all’ambiente nel quale si vive, dalla storia personale a quella familiare, e che non trascura persino le componenti emotive e psicologiche”, dice Giuseppe Novelli, Rettore Università di Roma Tor Vergata.

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