Diabete tipo 2 nei bambini: il rischio raddoppia se il fegato è grasso

Diabete tipo 2 nei bambini: il rischio raddoppia se il fegato è grasso

I bambini con fegato grasso presentano un rischio doppio di prediabete e di diabete rispetto a quelli sani. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma insieme all’Università di Verona e all’Università di Southampton e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of Epatology. Tra gli autori il prof. Valerio Nobili, prima della sua precoce scomparsa.

Che cos’è il fegato grasso

Il fegato grasso o steatosi epatica (Non Alcholic Fatty Leaver Disease, NAFLD) è la più frequente malattia epatica nei bambini. È causata dall’accumulo di grasso nelle cellule del fegato, in quantità superiore al 5%. Si stima che circa il 3-12% dei bambini di peso normale siano affetti da steatosi epatica e questa frequenza salga al 70% nei bambini in sovrappeso o con diagnosi di obesità.

Si calcola che nel 40% dei casi, la steatosi epatica possa evolvere verso la steatoepatite non alcolica (NASH = Non-Alcoholic SteatoHepatitis). Questa forma più avanzata si differenzia dal semplice accumulo di grasso perché può progredire verso patologie croniche irreversibili del fegato, attraverso lo sviluppo di infiammazione e fibrosi (sostituzione delle cellule epatiche danneggiate con tessuto connettivo) che possono portare fino alla cirrosi epatica.

Lo studio dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù

L’ampio studio, l’ultimo coordinato dal professor Valerio Nobili, responsabile della UO di Epatologia del Bambino Gesù, prima della prematura scomparsa nel marzo 2019, è stato condotto su una coorte di 700 bambini italiani – seguiti dal gennaio 2003 al settembre 2018 con e senza steatosi epatica (rispettivamente 599, seguiti presso l’Ospedale pediatrico della Santa Sede e 118 seguiti dall’Ospedale Universitario di Verona).

Lo studio ha dimostrato come i bambini e gli adolescenti con steatosi epatica (NAFLD) presentino una prevalenza significativamente più elevata di tolleranza al glucosio anormale (prediabete o diabete) rispetto a quelli senza steatosi epatica (20,6% contro 11%).

In particolare, il 21% dei bambini con steatosi epatica presentava una condizione di alterata tolleranza al glucosio agli esami di laboratorio e alla curva da carico orale di glucosio. Il 19.8% di questi bambini aveva prediabete, mentre lo 0.8% aveva diabete tipo 2.

Lo studio ha inoltre documentato come i bambini affetti da steatosi epatica e prediabete/diabete tipo 2 abbiano un rischio più che doppio di sviluppare la forma più severa della malattia epatica (NASH), rispetto a quelli con una normale tolleranza al glucosio.

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