Paolo Di Bartolo, neoeletto Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD)

Paolo Di Bartolo, neoeletto Presidente dell'Associazione Medici Diabetologi (AMD)

Comunicato stampa dell’AMD, Associazione Medici Diabetologi*

Congratulazioni al nuovo presidente dell’AMD, Paolo Di Bartolo**. Per la prima volta una persona con diabete alla guida dei medici diabetologi italiani.
 “Dare al diabete una riposta assistenziale che sia al contempo di elevata qualità e sostenibile”: questa la sfida dichiarata dal neo-eletto Presidente AMD. La ricetta per vincerla? “Alleanze, empatia, solidarietà e relazione con il paziente” e conoscendo Di Bartolo c’è da crederci.

Mantenere una buona qualità di vita con il diabete tipo 1 è la sua missione ormai da molti anni, come persona e come professionista, perché Paolo Di Bartolo, Direttore della Rete Clinica di Diabetologia dell’AUSL della Romagna,  ci convive dall’età di 17 anni, in piena adolescenza. Da oggi, il dr Di Bartolo lo farà con una motivazione in più, dopo la sua neoelezione a Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD), la più grande società scientifica della diabetologia italiana. Di Bartolo succede al dr. Domenico Mannino, passato alla Presidenza di Fondazione AMD. Il tutto è avvenuto a Padova, nella cornice del 22° Congresso Nazionale AMD, 27-30 novembre 2019.

Con la consueta lungimiranza di AMD, durante il Congresso Nazionale è stato già proclamato anche il prossimo Presidente, che entrerà in carica fra un biennio e che assume da subito il ruolo di Vicepresidente AMD: il dr. Graziano Di Cianni, Direttore UOC Diabetologia e Malattie del Metabolismo dell’Asl Toscana Nord Ovest.

Progetti e obiettivi ambiziosi per gli anni a venire

“In un contesto caratterizzato da spinte di segno opposto, perché aumentano i pazienti e crescono le possibilità offerte dall’innovazione tecnologica, ma lievitano di conseguenza anche i costi, mentre diminuiscono risorse e medici, sia specialisti sia di Medicina generale, AMD intende mantenere fede al suo impegno: dare al diabete una riposta assistenziale che sia al contempo sostenibile e di alta qualità”, dichiara Di Bartolo. “Avvieremo un’operazione di raccordo tra le diverse ‘intelligenze AMD’, facendo dialogare Intelligenza Artificiale e Intelligenza Clinica: l’una governata dalla tecnologia, l’altra dal fattore umano (che rimane imprescindibile!), per sviluppare una vera diabetologia di precisione”.

“Svilupperemo progetti innovativi sul diabete tipo 1, come la collaborazione con la Società Italiana di Diabetologia (SID) ed Endocrinologia Pediatrica (SIEDP), per costruire un unico grande database su pazienti adulti e bambini, che potrebbe diventare uno degli osservatori più importanti al mondo sulla qualità della cura nel diabete di tipo 1. E ancora, lanceremo una collaborazione con l’Istituto Scientifico San Raffaele per mettere a sistema – in quello che abbiamo non a caso definito un linkage – dati clinici e dati genetici, per indagare a fondo la storia clinica delle persone con diabete e condurre studi finora impensabili per la comprensione di questa patologia”.

Paolo Di Bartolo, neoeletto Presidente dell'Associazione Medici Diabetologi (AMD)“Proseguiremo il dialogo con gli altri interlocutori del mondo diabete – prosegue Di Bartolo –: Istituzioni, pazienti, specialisti, medici di Medicina generale e, ‘last but not least’, lavoreremo a un’alleanza con FIASO, la Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere. Perché con i Direttori Generali, i cosiddetti decisori o payor, ci dobbiamo necessariamente confrontare per conciliare la miglior cura possibile per i nostri pazienti con la sostenibilità dell’intero sistema”.

“Non ci dimenticheremo poi  delle progettualità già avviate da AMD negli scorsi anni: porteremo avanti ad esempio l’esperienza degli Annali AMD, il percorso di certificazione delle competenze diabetologiche e il primo trial sull’impiego della telemedicina, sviluppato in partnership con l’Istituto Superiore di Sanità. Il tutto, continuando a puntare sulle caratteristiche che ci differenziano davvero, come professionisti e come Associazione: empatia, solidarietà e relazione con il paziente”.

Congratulazioni dr. Di Bartolo, siamo tutti con Lei!

* L’Associazione Medici Diabetologi (AMD), costituita nel 1974, con oltre 2000 iscritti è la più grande associazione scientifica della diabetologia italiana. Affiliata all’International Diabetes Federation (IDF), AMD: (1) promuove la diffusione sul territorio di strutture idonee alla prevenzione, diagnosi e cura del diabete mellito; (2) si occupa della qualificazione professionale e dell’aggiornamento culturale del personale sanitario operante in tali strutture; (3)  si adopera affinché la diabetologia e la figura del medico diabetologo acquisiscano e mantengano la loro autonomia dal punto di vista didattico e clinico e costituiscano il principale punto di riferimento nella cura del paziente con diabete.
L’AMD promuove la ricerca in campo diabetologico, clinico e terapeutico e collabora con le altre istituzioni che hanno finalità e interessi comuni.

** Il dottor Paolo Di Bartolo si è laureato con il massimo dei voti presso la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Bologna, discutendo la tesi “Ruolo della microalbuminuria nella diagnosi precoce di nefropatia diabetica“. Si è specializzato in Diabetologia e Malattie del Ricambio presso l’Università degli Studi di Parma. Nella propria attività clinico-assistenziale ha sempre posto particolare attenzione alle tecnologie per il trattamento e la diagnostica del diabete di tipo 1 (microinfusori, sistemi per il monitoraggio continuo della glicemia, cartelle cliniche informatizzate, telemedicina, etc), e per questo ha promosso la nascita del Gruppo di Studio intersocietario AMD-SID-SIEDPTecnologia e diabete”, che ha coordinato fino al 2009. Ha contribuito a gruppi di lavoro diabetologici istituzionali, in seno alle società scientifiche, ha partecipato ad attività di formazione e alla realizzazione di molteplici pubblicazioni, nazionali e internazionali, in ambito diabetologico.

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