Diabete e salute orale: 5 cose da non dimenticare

Diabete e salute orale: 5 cose da non dimenticare

In occasione della Giornata Mondiale del diabete (14 novembre), il Dr. De Propris insieme a Straumann Group ha elaborato cinque raccomandazioni da sapere per chi soffre di diabete ed è portatore di impianti dentali, necessari a oltre 2.5 milioni di italiani ogni anno.

Il diabete è una malattia molto diffusa: in Italia ne soffre 1 persona su 18 e l’incidenza diventa maggiore con l’aumentare dell’età; infatti, restringendo il campo a persone oltre i 65 anni, a soffrirne è 1 ogni 6. Inoltre, non tutti conoscono le innumerevoli patologie e problematiche a esso correlate: tra queste, anche la relazione tra diabete e salute orale non è da sottovalutare.

I 5 FATTORI FONDAMENTALI DA SAPERE SU DIABETE E SALUTE ORALE

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L’impatto del diabete sul cavo orale

Ogni anno oltre 2,5 milioni di italiani devono ricorrere a un impianto dentale, intervento che può essere più delicato per i pazienti fragili, come i diabetici. Questo perché il diabete causa uno scarso apporto sanguigno nelle zone periferiche, tra cui il cavo orale, portando a due grandi problemi:

  • innanzitutto, durante la fase di osteointegrazione, l’impianto dentale non riesce ad essere completamente irrorato dal sangue, che è la prima condizione per una buona guarigione; è stato infatti dimostrato in alcuni studi che una condizione di glicemia instabile può incidere negativamente sul processo di integrazione dell’impianto nella bocca;
  • la seconda problematica può concretizzarsi sul lungo termine: il rischio è che la difesa del cavo orale contro gli agenti patogeni sia meno efficace per via dei processi infiammatori che potrebbero verificarsi (ricordiamo che chi soffre di diabete anche ben controllato ha uno stato di infiammazione lieve cronico).
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Il ruolo dei dentisti: l’importanza dello screening

Le visite dentistiche di routine sono il primo passo da compiere per non farsi cogliere impreparati. D’altro canto, i dentisti, in fase di visita e anamnesi, dovrebbero attuare uno screening accurato verso i pazienti, informandosi sull’eventuale presenza del diabete e su esami specifici. Inoltre, ci sono sei fattori a cui fare attenzione – sia da parte del paziente, che si deve sempre affidare allo specialista, sia da parte dell’ odontoiatra – e che dovrebbero far scattare un campanello d’allarme:

  1. salivazione meno fluida e più viscosa, data dalla presenza di maggiore glucosio proprio nella saliva;
  2. propensione più elevata allo sviluppo di carie;
  3. alitosi;
  4. formazione di mughetto sulle mucose orali e infezioni;
  5. secchezza della bocca accompagnata da una sensazione di bruciore;
  6. lingua più biancastra.

Diabete e salute orale: 5 cose da non dimenticare

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Il giusto approccio: non invasivo

Il paziente con diabete che necessita di un impianto (ma non solo) dovrebbe avere un protocollo clinico e operativo dedicato, con diversi accorgimenti da attuare. Ad esempio, per ridurre al minimo il trauma chirurgico considerata la scarsa capacità di rigenerazione, possono essere vagliati diversi approcci, come la predilezione della chirurgia guidata – un metodo che permette, tramite il sistema digitale e software specifici, di elaborare virtualmente l’intervento, prima di attuarlo – rispetto a una via più tradizionale. È importante ricordare che anche il paziente dovrebbe ricevere costantemente informazioni precise relative al trattamento migliore, per una sua migliore comprensione e accettazione della cura.

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La soluzione più corretta per ciascun paziente

Altrettanto importante per un intervento di successo è l’utilizzo di una superficie adeguata. Date le condizioni di partenza dei pazienti diabetici, si dovrebbero prediligere superfici idrofile: essendo caratterizzate da una grande bagnabilità, riescono ad attrarre più sangue in una zona non molto irrorata come quella del cavo orale, favorendo quindi un buon processo di guarigione. Un esempio è la superficie chimicamente attiva di Straumann, che ha un’alta idrofilia e, in uno studio clinico, ha dimostrato una percentuale di sopravvivenza del 100% 16 settimane dopo l’inserimento dell’impianto in pazienti con diabete.

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Il ruolo dei pazienti: prevenire è meglio che curare

I pazienti con diabete dovrebbero seguire alcuni accorgimenti che possono avere un ruolo importante per la salute e la prevenzione di malattie del cavo orale.

  • È bene innanzitutto praticare un’adeguata attività fisica e seguire un’attenta igiene orale, con controlli regolari dal dentista.
  • Anche l’alimentazione può giocare a favore: dovrebbe essere sana, equilibrata e ricca di calcio, pesce, frutta e verdura. Tra i cibi con più benefici contro l’infiammazione e la proliferazione di batteri, e che potrebbero quindi aiutare in prevenzione e nella fase di guarigione da un impianto, ci sono gli agrumi e le cipolle. Inoltre, particolarmente idonei potrebbero essere gli alimenti poveri di zuccheri raffinati, le fibre e i carboidrati a lento rilascio (come farine integrali, segale) che forniscono energia all’organismo mantenendo bassi i livelli glicemici. Una glicemia sotto controllo, infatti, agisce sempre in modo positivo sulla guarigione.

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References

  • AMD 2018, Istat 2017, SID Italian Diabetes & Obesity Barometer Report 2018
  • Società Italiana di Parodondotologia e Implantologia (SIdP), 2017
  • Takeshita et al, 1997; Nevins et al, 1998; Fiorellini et al, 1999; McCracken et al, 2000
  • Khandelwal et al, 2013

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