Effetti del lockdown sulla gestione del diabete: calo del 60% di prime visite e del 33% di prescrizione di farmaci

Effetti del lockdown sulla gestione del diabete: calo del 60% di prime visite e del 33% di prescrizione di farmaci - Diabete.com

A cura dell’Associazione Medici Diabetologi*

Nel primo anno di pandemia, a causa del lockdown, si è osservato un forte calo (60%) di prime visite, con il 25% in meno di nuove diagnosi di diabete, e prescrizioni di farmaci per il diabete diminuite del 33%, con un picco del 70% durante la fase più critica dell’emergenza sanitaria, tra marzo e giugno 2020. Questi dati – che si riferiscono al 2020 in confronto al 2019 – emergono dall’ultima rilevazione degli “Annali AMD”, un’indagine condotta periodicamente dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD) presso i Servizi di Diabetologia Italiani aderenti e presentata in occasione del XXIII Congresso Nazionale AMD (Bologna, 27-30 ottobre 2021).

Qualche anticipazione dei prossimi Annali AMD

Come conseguenza delle minori visite per diabete realizzate in presenza, le prescrizioni di farmaci effettuate nel 2020 sono state circa 570mila contro le oltre 850mila del 2019. Diminuzione del 60% delle prime visite: 18mila il numero complessivo delle persone con diabete viste per la prima volta in diabetologia nel 2020, contro le oltre 40mila riferite all’anno 2019.

Questi sono alcuni dei dati fotografati dall’ultima edizione degli Annali AMD, che scatta un’istantanea sulla qualità dell’assistenza diabetologica erogata nel nostro Paese durante la fase più critica del lockdown per la pandemia covid19. L’indagine ha raccolto i dati di ben 282 Centri di Diabetologia sul territorio nazionale, quasi il 9% in più rispetto all’ultimo studio, con un contestuale aumento del numero di persone con diabete monitorate (+12% per il diabete tipo 2; +8% per il diabete tipo 1).

“La nuova raccolta dei dati degli Annali AMD ancora una volta – pur tra tante oggettive difficoltà – ha superato il record di partecipazione. Un database in continua crescita, che dal 2005 ci consente di analizzare e misurare la qualità dell’assistenza dei servizi della diabetologia – commenta Domenico Mannino, Presidente Fondazione AMD.

Ancora critico l’accesso ai farmaci più innovativi

“Nonostante le difficoltà dettate dall’emergenza sanitaria, è stata straordinaria la partecipazione che abbiamo riscontrato da parte delle diabetologie italiane alla nuova Campagna Annali AMD 2021 – sottolinea Valeria Manicardi, Coordinatore del Gruppo Annali AMD -. Di particolare rilevanza, il dato relativo alla diminuzione delle prime visite perché ci suggerisce che a oggi un grande numero di pazienti non ha ancora avuto accesso alla prescrizione per i più recenti farmaci (SGLT2i e GLP1a) dalla comprovata efficacia in termini di protezione contro il rischio cardio-renale. Nonostante ciò emerge come – per i soli casi valutati in presenza – sia comunque aumentato il numero delle prescrizioni di questi farmaci. Infine – continua Manicardi – c’è stata una riduzione del 25% delle nuove diagnosi di diabete rispetto al 2019: ciò fa temere un aumento delle diagnosi tardive con risvolti negativi per la cura a lungo termine e per un potenziale aumento del rischio d’insorgenza delle principali complicanze diabetiche”.

Diabete, obesità, e Covid-19

Grazie ai dati trasmessi dai 282 centri partecipanti all’iniziativa Annali 2021, è stato possibile analizzare anche l’infezione Covid-19 nelle persone con diabete: obesità e alti livelli di emoglobina glicata (HbA1c) sono le condizioni cliniche che, in generale, hanno determinato una peggiore progressione dell’infezione.

Nuove risorse dalla telemedicina

“Gli Annali AMD rappresentano una risorsa preziosa per tutta la diabetologia italiana e il loro valore scientifico quest’anno forse assume ancor più significato – commenta Paolo Di Bartolo, Presidente Fondazione AMD -. L’emergenza Covid-19 ha permesso di evidenziare tutte le potenzialità della telemedicina come attività complementare di quella in presenza. Per il futuro è però necessario strutturare sistemi di telemedicina più adeguati a garantire, non solo le prescrizioni e il controllo metabolico, ma anche il monitoraggio delle complicanze e dei fattori di rischio cardiovascolare, non erogabili ancora in telemedicina”.

Monitorare l’inerzia terapeutica e le complicanze diabetiche

“L’estrazione di dati dagli Annali, periodicamente aggiornati, ci consentirà ancora una volta di eseguire una serie di analisi mirate allo studio nel tempo dell’inerzia clinica e delle complicanze diabetiche, per la messa a punto di modelli di assistenza sempre più aderenti alle future necessità delle persone con diabete, ma anche di adeguare le attività formative alle esigenze espresse dal diabetologo” conclude Domenico Mannino, Presidente Fondazione AMD.

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* L’Associazione Medici Diabetologi (AMD), costituita nel 1974, con oltre 2000 iscritti è la più grande associazione scientifica della diabetologia italiana. Affiliata all’International Diabetes Federation (IDF), AMD: (1) promuove la diffusione sul territorio di strutture idonee alla prevenzione, diagnosi e cura del diabete mellito; (2) si occupa della qualificazione professionale e dell’aggiornamento culturale del personale sanitario operante in tali strutture; (3) si adopera affinché la diabetologia e la figura del medico diabetologo acquisiscano e mantengano la loro autonomia dal punto di vista didattico e clinico e costituiscano il principale punto di riferimento nella cura del paziente con diabete.
L’AMD promuove la ricerca in campo diabetologico, clinico e terapeutico e collabora con le altre istituzioni che hanno finalità e interessi comuni.

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