La glicemia a digiuno
La glicemia, a digiuno, varia generalmente in un intervallo compreso tra i 60 e i 110 mg/dl. È importante che il livello di glucosio nel sangue si mantenga costante.
La persistenza di valori più elevati (iperglicemia), può portare nel tempo alle complicanze tipiche del diabete.
Valori costantemente troppo bassi (ipoglicemia) possono provocare gravi conseguente al cervello, e causare – se non tenuti sotto controllo – il coma o la morte.
La glicemia dopo un pasto
Dopo avere consumato un pasto, quando inizia la digestione dei carboidrati (zuccheri), il glucosio entra in circolo e la glicemia tende progressivamente ad aumentare.
Maggiore è il contenuto di carboidrati del pasto (carico glicemico), maggiore sarà l’aumento della glicemia durante la digestione.
Quando, in seguito a un pasto, la concentrazione di glucosio nel sangue aumenta, il pancreas libera l’insulina che consente alle cellule di “assimilare” il glucosio, riportando i valori della glicemia nel range di normalità (ovvero <140 mg/dl). Le cellule “bruciano” il glucosio per produrre energia e lo trasformano per immagazzinarlo sotto forma di glicogeno e trigliceridi.
Considerata l’ampia variazione dei valori della glicemia nel corso della giornata e da un giorno all’altro e da un soggetto all’altro, è importante misurarla con il glucometro ogni giorno: è l’unico modo per conoscere con esattezza i suoi valori (indipendentemente dai sintomi che talvolta possono essere assenti) e tenere sotto controllo il diabete.