Secondo una ricerca del Brigham and Women’s Hospital di Boston l’insorgenza del diabete di tipo 2 è favorita non sono dal fumo attivo ma anche da quello passivo. Nel 1982 erano stati distribuiti a 100mila infermiere altrettanti questionari sul loro rapporto con il fumo attivo o sulla loro eventuale esposizione al fumo passivo; gli studiosi americani, guidati da John P. Forman, hanno analizzato le risposte ai questionari e hanno verificato che dopo 24 anni, nel 2006, fra le infermiere che avevano partecipato alla ricerca ne risultava malata di diabete una su 18. Fra le fumatrici ‘attive’, che superavano le 40 sigarette al giorno, annualmente si registravano 30 nuovi casi di diabete di tipo 2 ogni 10mila partecipanti, invece fra quelle che non avevano rapporti con il fumo di nessun tipo i nuovi casi erano 25 ogni 10mila. Maggiori i rischi per le donne esposte al fumo passivo o per le ex fumatrici: 39 nuovi casi ogni 10mila ma dopo che gli studiosi hanno eliminato gli altri eventuali fattori di rischio, rispetto alle donne esposte al fumo passivo le ex fumatrici registravano un rischio più alto del 12%. La ricerca è stata pubblicata su Diabetes Care.
Fonte: 11 marzo 2011, asca.it