“Pedalo perché ho voluto la bici, non il diabete”

"Pedalo perché ho voluto la bici, non il diabete"

Con Umberto Poli e Andrea Peron, i due atleti italiani alla conferenza stampa di presentazione del Team Novo Nordisk prima della classicissima Milano-Sanremo2019 che si correrà domani, sabato 23 marzo 2019.

Andrea Peron e Umberto Poli li abbiamo incontrati subito, sull’ascensore che porta al tredicesimo piano del palazzo della Regione Lombardia dove oggi, 22 marzo 2019, alle 11 si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Team Novo Nordisk, unica squadra al mondo di ciclisti professionisti composta solo da atleti che soffrono di diabete di tipo 1.

Fra un piano e l’altro abbiamo avuto modo di scoprire perché questi due ragazzi sono in grado di richiamare tanta attenzione: sono umili, di grande umanità e simpatici davvero. Hanno accettato subito di far parte della story che ha lanciato la loro presenza alla conferenza, che abbiamo realizzato sotto gli occhi attenti di Phil Southerland, che ha fondato il Team Novo Nordisk e che anche lui ha una storia degna di essere raccontata.

Lo faremo sicuramente nei prossimi giorni, ma oggi i riflettori sono solo per loro.

team novonordisk

Per Andrea Peron, da sole due settimane diventato papà del piccolo Filippo, e del giovane Umberto Poli: entrambi hanno avuto la diagnosi di diabete di tipo 1 a 16 anni.

Ho iniziato a gareggiare quando avevo dieci anni” confessa Andrea ” e a 16 mi è stato diagnosticato il diabete, ma nessuno mi ha mai tenuto fermo. Ero già un Under 23 italiano, e vincevo 7/8 gare all’anno:  stavo trattando con altri team, ma quando dicevo che avevo il diabete molte porte si chiudevano, poi ho incontrato loro.”

Loro, ovviamente, sono il Team Novo Nordisk: “Una grande famiglia” aggiunge Umberto Poliche mi ha accolto e aiutato, e in cui mi trovo molto bene, aiutandomi a realizzare il sogno di correre fianco a fianco con campioni che avevo visto soltanto in televisione.”

Umberto Poli ha poi raccontato della quotidianità e dell’organizzazione della vita di un atleta affetto da diabete di tipo 1: “A casa è tutto molto più semplice, ma quando sei in trasferta per una corsa cambia il tuo modo di mangiare, l’agitazione fa salire l’adrenalina e questa influisce sul diabete. Ormai però col tempo ho imparato a gestirmi, anche con l’aiuto della squadra, e girare il mondo non mi spaventa più, che sia in Africa o in Europa”.

Ai due giovani atleti, durante la conferenza stampa, che si è svolta nella prestigiosa sede del nuovo Palazzo della Regione Lombardia è stato regalato anche un amico che tanti piccoli diabetici conoscono: l’orsacchiotto Lino, mascotte dell’AGD, Associazione Giovani Diabetici Italia, protagonista anche di un libro e che sicuramente sarà apprezzato dal piccolo Filippo Peron, quando il papà glielo porterà a casa dopo aver partecipato alla classicissima di primavera.

Ma di lui parleremo in un altro post: adesso è il momento di tifare per i ragazzi del Team Novo Nordisk, aiutandoli a diffondere il messaggio che una diagnosi di diabete di tipo 1 non deve essere la fine di un sogno. E di affermare con decisione come hanno fatto loro nella story che abbiamo condiviso su Instagram: “Pedalo perché ho voluto la bicicletta, non il diabete“.

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