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Allenarsi con il diabete: che differenze tra diabete tipo 1 e tipo 2?
La sedentarietà è uno dei principali fattori di rischio di patologie croniche come il diabete tipo 2, è facile comprendere il ruolo fondamentale che la pratica costante di attività fisica possiede come forma di prevenzione del diabete.

Il monitoraggio continuo del glucosio è efficace nel descrivere il nostro appetito
Il calo dei livelli di zucchero nel sangue di una persona poche ore dopo un pasto essenzialmente riesce a stimare la predisposizione di quanto potremmo mangiare nel resto della giornata, suggerendo che l'intensità della fame nel tempo possa essere di fatto quantificata/stimata.

La storia di Roberto e del suo blog: “Il mio diabete”
Roberto Lambertini nasce a Bologna il 4 settembre 1961 e già all’inizio della primavera del 1963 comincia a non sentirsi bene: perde peso, ha sempre sete, fa tanta pipì, mangia a fatica ma dovrà aspettare molte diagnosi sbagliate prima che il medico faccia eseguire degli esami del sangue, e faccia diagnosi di una forma grave di diabete.

L’Alzheimer ha un debole per le donne, non solo in menopausa
La menopausa e l’associata riduzione degli ormoni estrogeni rappresentano un fattore di rischio ma un recente studio mette in luce che gli stessi ormoni potrebbero favorirne l’insorgenza. Gli estrogeni tendono a sfavorire nelle donne l’utilizzo dell’ippocampo, la struttura del cervello deputata alla formazione della memoria a lungo termine.

Allenamento Diabete tipo 1 – La 7° lezione con Matteo (Diabet Health 1)
Eccoci al 7° appuntamento con le proposte della palestra Stilnuovo per l’allenamento delle persone con diabete mellito tipo 1, in assenza di alterazioni cardiovascolari, metaboliche e ortopediche. L’Health Tutor Matteo ci mostra come si svolge una sessione di lavoro di gruppo online. I protocolli di esercizio fisico adattato della Stilnuovo sono caratterizzati da lavori individuali o di piccoli gruppi omogenei. Allenarsi in gruppo permette di poter condividere le proprie esperienze con gli altri e sentirsi capiti nelle difficoltà. L’intento non è di “ghettizzare” chi deve prestare maggiore attenzioni all’allenamento, ma quello di poter vivere con naturalezza le proprie esigenze di controllo glicemico e correzione.

Allenamento Diabete tipo 1 - La 6° lezione con Matteo (Diabet Health 1)
Sesto allenamento proposto da Matteo Cammarata, Helth Tutor della palestra Stilnuovo** di Firenze, ideato per le persone con diabete mellito tipo 1 in assenza di complicanze cardiovascolari, metaboliche e ortopediche.
Oggi affrontiamo l’allenamento in seguito a una ipoglicemia trattata con integrazione di glucidi. Riproponiamo le indicazioni rilasciate nelle principali linee guida.
Per trattare un’ipoglicemia si osserva la regola del 15. Si assumono 15 grammi di zuccheri semplici ogni 15 minuti finché la glicemia non è definitivamente salita sopra 70 mg/dL. Dovendo affrontare un allenamento, aggiungiamo, dopo aver ottenuto una normo-glicemia, anche 15 grammi di zuccheri complessi sotto forma, in questo caso di fette biscottate.

Allenamento Diabete tipo 1 - la 3° lezione con Matteo (Diabet Health 1)
Terzo allenamento condotto dal dr. Matteo Cammarata, specialista di scienze motorie, ed Health Tutor della palestra Stilnuovo di Firenze, dedicato alle persone con Diabete tipo 1 in assenza di complicanze cardiovascolari, metaboliche e ortopediche. Allenarsi con il diabete tipo 1 comporta un attenta analisi delle condizioni di partenza. L’attività fisica in sé conduce a una discreta variabilità della risposta glicemica su cui intervengono diversi fattori. È essenziale perciò intensificare il monitoraggio della glicemia, prima, durante e dopo l’allenamento.

02/500 43 133 – RISPONDE L’ANDROLOGO TUTTI I GIORNI, 7 SU 7, ORE 17 - 18
La Società Italiana di Andrologia (SIA) ha attivato un servizio telefonico gratuito: si potrà parlare con uno specialista andrologo in grado di rispondere a tutte le domande in merito al proprio stato di salute andrologico.

Liraglutide: risultati incoraggianti sulla steatosi epatica
Molti studi scientifici hanno evidenziato che il 60-75% delle persone con diabete tipo 2 presentano la cosiddetta NAFDL, la steatosi epatica non alcolica ossia un aumento della presenza di tessuto adiposo (grasso) nel fegato: il fegato grasso.

Consigli per chi assiste una persona operata di cataratta diabetica
Se vivi con la persona operata e la assisterai a casa, il team dell’ospedale probabilmente ti chiederà di essere presente al momento della dimissione quando verranno spiegate tutte le indicazioni per la cura domiciliare dopo l’intervento.

I sintomi della malattia celiaca
La celiachia, che può colpire qualsiasi fascia d’età, è considerata erroneamente un’esclusiva dell’età pediatrica e spesso nell’età adulta non viene presa in considerazione neppure dai medici.

La crisi economica aumenta obesità, diabete e colesterolemia
Reddito, scolarità e abitudini di vita si intrecciano e determinano un aumento di malattie a maggior rischio cardiovascolare come diabete e obesità. A documentarlo, uno studio del CNR.

Con il diabete raddoppia il calo del desiderio e l'insoddisfazione sessuale
Nelle donne con il diabete è doppia la frequenza di disfunzione sessuale femminile (FSD), insieme di condizioni che si può riassumere nella riduzione del desiderio e nell’insoddisfazione del rapporto sessuale.

Il diabete fa calare l’udito
Una ricerca giapponese è stata presentata nel corso del 71° congresso dell’American Diabetes Association che si è appena concluso in California, a San Diego.

Emicrania, notevoli benefici dal calo di peso
La chirurgia bariatrica per il trattamento dell’obesità può produrre notevoli benefici anche in quei pazienti che soffrono di emicrania. Ad annunciarlo sulla rivista Neurology è un gruppo di ricercatori del Miriam Hospital di Providence, nel Rhode Island.

Attenti alle diete fai-da-te
Non solo gli stili di vita scorretti ma anche le diete sbagliate concorrono a provocare l’aumento dei casi di diabete che si sta registrando nel mondo: questo l’allarme lanciato dall’Associazione Nazionale Dietisti (Andid).

Scoperta in Australia la causa della resistenza all’insulina
Un gruppo di ricercatori del Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research di Melbourne guidati dal diabetologo Len Harrison, ha scoperto il legame fra obesità e diabete: la resistenza all’insulina, causa quindi del diabete, sta nelle cellule infiammatorie che si trovano nelle riserve di grasso corporeo.

Diabete e celiachia: cosa mangiare
È in costante aumento l’associazione di due malattie a componente autoimmunitaria come il diabete di tipo 1 e la celiachia, soprattutto fra le donne giovani; per questo è consigliato ai diabetici di tipo 1 il controllo annuale per scoprire tempestivamente l’eventuale intolleranza al glutine.

"Angelo custode" hi-tech per diabetici
È stato presentato nei giorni scorsi al Senato un dispositivo elettromeccanico che avvisa il paziente diabetico in caso di calo eccessivo degli zuccheri; grande come un piccolo cellulare, controlla automaticamente i livelli di glucosio quasi trecento volte al giorno, in continuazione, anche durante il sonno.

Diabetici: alto il rischio incidenti in auto se la glicemia è bassa
Avere l'emoglobina glicata bassa potrebbe non essere un vantaggio per i diabetici che si mettono alla guida. Secondo i risultati di uno studio canadese, infatti, il rischio di essere coinvolti in incidenti stradali aumenta proporzionalmente al diminuire del valore dell'emoglobina glicata, un dato che indica il livello medio di glicemia del paziente negli ultimi 2-3 mesi.

Efficacia clinica della chirurgia metabolica
Numerosissime evidenze hanno dimostrato gli effetti del calo ponderale indotto dalla chirurgia metabolica sul controllo metabolico del paziente diabetico con obesità grave.
Esistono…