In bilico, tra decisione e indecisione sul mio trapianto

In bilico, tra decisione e indecisione sul mio trapianto

A cura di Fabio Braga, imprenditore con diabete tipo 1, #pedalidizucchero #amataglice

Quando sono davanti a una scelta, sbarro gli occhi e so già che passeranno minuti (o forse ore o giorni) interminabili prima di prendere una decisione di cui – tra l’altro – potrei non essere per niente convinto. Quando devi prender una decisione è spesso la paura di commettere un errore, di fare la scelta sbagliata, a frenarti, ma la paura è una pessima consigliera. E non mi piace essere indeciso.

L’indecisione è una caratteristica che può nascere da conflitti interni, paure inconsapevoli, giudizi che portano a rimandare la scelta o addirittura a non scegliere assolutamente nulla.
Per me l’indecisione è logorante, si autoalimenta. L’indeciso non andrà in crisi solo con le scelte importanti ma anche davanti a quelle più banali come scegliere il film da andare a vedere al cinema o il ristorante in cui cenare.

Io non voglio far parte di questa categoria degli indecisi, per questo devo imparare a prendere decisioni in modo più rapido ed efficace.

L’allenamento

Per sciogliere la mia indecisione, devo fare allenamento.

Prima di tutto smetto di chiedere consiglio a tutti, non mi servirà e – anzi – potrebbe perfino essere dannoso.

Fare in modo che gli altri si sostituiscano a me non farà altro che aumentare il mio senso di insicurezza e di paura del fallimento.

L’Accettazione

Così Imparo ad accettare questo lato così cauto perché; potrò utilizzarlo tutte le volte che avvertirò un pericolo!

Nel momento di fare una scelta, dovrò ricordare che l’indecisione è un campanello che mi avverte di stare attento, niente di più.

Se avrò questo in mente, potrò fare la mia scelta con molta più tranquillità.

Mettere dei limiti

Se la scelta che devo prendere è importante e proprio non so come e cosa fare, stabilisco una data entro la quale la decisione dovrà essere presa. In pratica, mi dò un tempo, un intervallo per elaborare una scelta.

Nel frattempo, mi impegno a non pensarci e con molta probabilità la mia mente lavorerà per trovare una soluzione e quel giorno avrò la risposta che cerco.

Pensare a un’altra prospettiva

Spesso si è frenati nel prendere decisioni perché, in un modo o nell’altro, coinvolgono altre persone.

Ecco che quindi i dubbi si sommano l’uno sull’altro. E se sbaglio? Cosa penseranno gli altri? La mia scelta può condizionarli?

Provo a pensare alla stessa situazione, immaginando che nessuno sappia della decisione che sto per prendere. Mi domando, in questo caso, cosa sceglierei, scevro da qualsiasi giudizio altrui?

Grazie a questa domanda, quasi sempre capisco cosa voglio fare veramente.

“IL TRAPIANTO”

Dopo sei anni di lunghe lotte ed una prima chiamata il 6 febbraio 2020 alle 05.30 del mattino, e dopo aver parlato con il mio “Amico” Primario dottor Gabriele Allochis, posso dire che il mio jumangi continuerà sino alla fine. Ecco, ho preso la mia decisione.
Altrimenti avrei lottato per niente. Quando si fa una scelta, si cambia il futuro!

IL TRAPIANTO È VITA. E io non mollo!

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