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In bilico, tra decisione e indecisione sul mio trapianto
Quando sono davanti a una scelta, sbarro gli occhi e so già che passeranno minuti interminabili prima di prendere una decisione di cui potrei non essere per niente convinto. Quando devi prender una decisione è spesso la paura di commettere un errore, di fare la scelta sbagliata, a frenarti, ma la paura è una pessima consigliera.
“Io sto Vivendo, lascia scorrere la linfa”
Io, sto vivendo a lungo questa vita… e so con certezza che, nella vita non contano i passi che fai, né le scarpe che usi, ma le impronte che lasci! So anche che, la vita è fatta di delusioni , botte e lividi che nemmeno il tempo è capace di cancellare. La vita è fatta di partenze e ritorni, però una cosa ho imparato… che si potrà anche soffrire, stare male, piangere fino a sentir doloranti gli occhi … ma ci si rialza sempre, perché nulla è più importante di noi stessi e della nostra vita, che è il dono più prezioso che abbiamo…quindi bisogna REAGIRE E ALZARSI!
“Motiv-Azione”
È come se gli facessi sollevare dei pesi, allenandolo a immaginare cose più grandi di quanto sono in realtà. Questo lo aiuta a visualizzare in modo vivido, piacevole e appetitoso il motivo che mi spinge a compiere l’azione che voglio motivarmi a fare.
Perché la motiv-azione altro non è che il motivo che mi spinge all’azione, e fino a che non riesco a vedere tutti i motivi davvero piacevoli, entusiasmanti e appassionanti di questa attività il mio cervello, che è pigro, preferirà la scelta più comoda (adesso è di moda chiamarla “comfort zone”).
La qualità dei tuoi pensieri determina la qualità della tua vita
Dare spazio al pensiero positivo. Come un mantra giornaliero, in ogni situazione. La maggior parte delle persone è convinta che il solo patrimonio genetico determini la nostra vita, ma illustri scienziati ci dimostrano che i geni sono condizionati dalle nostre percezioni dell’ambiente che ci circonda e che possiamo fare molto con la ginnastica mentale dando spazio a pensieri positivi che ci facciano vivere meglio.
La motivazione umana non ha limiti...
… ma va coltivata e supportata, in maniera che ci accompagni tutti i giorni e ci consenta di mantenere viva la nostra attenzione sull'obiettivo primario: la qualità della vita. È strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali. Infatti, cambiando il punto di vista, potremmo tranquillamente affermare che: la stessa salita vista dall'alto assomiglia stranamente a una discesa.
#6 - Il trapianto è vita
Ritornando indietro nel tempo a quei momenti in cui ho - come dico io - gozzovigliato, senza ascoltare il mio primario, ricordo quando mi disse senza giri di parole: “Guarda che le complicanze prima o poi busseranno alla tua porta”. Avrei dovuto ascoltarlo e invito tutti ad ascoltare i medici perché le complicanze evolvono in modo silente.
#5 - Il mio rapporto con gli altri
Abbiamo chiesto a Fabio se il suo rapporto con le altre persone e il suo atteggiamento verso gli altri è cambiato nel tempo a causa del diabete di tipo 1 e della sua gestione. Anche sotto questo aspetto, una storia da raccontare che ci fa capire come la persona con diabete sia sempre in un rapporto dinamico con se stessa e con gli altri.
#2 – L’impatto con il microinfusore
Fabio, continuiamo il tuo racconto, ti abbiamo lasciato in un momento molto critico di depressione, dopo che ti sei reso conto di avere il diabete di tipo 1… "Effettivamente intorno a me c’era sempre un velo di tristezza … io sono una persona molto allegra, mi piace ridere e scherzare, ma gli sbalzi di glicemia mi facevano apparire sempre arrabbiato, nervoso, di cattivo umore"
#1 – La scoperta del DT1
Dopo due anni siamo tornati a intervistare Fabio Braga, brillante imprenditore di Novara che ha scoperto da adulto di avere il diabete di tipo 1 altamente instabile e ha cominciato un percorso personale, tra alti e bassi, per imparare a gestirlo. Da subito instaura un rapporto preferenziale con il suo diabetologo e nel tempo trova nella tecnologia e soprattutto dentro di sé la motivazione e le risorse per imparare a gestire la malattia che comincia a manifestare delle complicanze.
Motivazione e trapianto di pancreas
Mi è capitato di desiderare di cambiare qualcosa nella mia vita, ma di rimanere bloccato nei miei sogni senza fare nemmeno il primo passo… Quindi, di giustificarmi dicendo a me stesso che mi manca il coraggio, che non è il momento giusto, che mi manca qualcosa.
Diabete tipo 1: la ricerca scientifica di Novara passa dal DRI di Miami
Firmato un importante accordo di collaborazione tra la Diabetologia dell’ Ospedale Maggiore della Carità di Novara e il Diabetes Research Institute (DRI), centro di eccellenza di Miami diretto dal professor Camillo Ricordi, che ha costruito e realizzato la tecnica e le strutture per il trapianto di insule pancreatiche nell'adulto con diabete.
Il Diabete giovanile: se ne parlerà il 6 maggio a Novara
Obiettivo dell’incontro del 6 maggio è quello di far conoscere, condividere esperienze e saperne di più sul ‘mondo del diabete giovanile’, un tema che interessa sempre più famiglie italiane e che è particolarmente critico sia per il periodo delicato di crescita dell’adolescenza sia per lo stile di vita troppo spesso non adeguato.
Diabete giovanile, tutela legale e prospettive terapeutiche
6 maggio 2017 - c/o Teatro Faraggiana Novara. Interviene il Prof. Camillo Ricordi: "Dal trapianto del pancreas endocrino, alle strategie per bloccare l'autoimmunità e rigenerare cellule che producono insulina".
A Novara presentato il progetto “Peer Therapy” per gli adolescenti con diabete di tipo 1
La “Peer Therapy” come strategia di promozione della salute rappresenta oggi uno dei percorsi più interessanti ed efficaci nella prevenzione dei comportamenti a rischio ed è un efficace modello di lavoro con gli adolescenti per lo sviluppo di reali processi di autonomia ed empowerment personale.
Agd Novara: La transizione dalla Diabetologia Pediatrica a quella Adulti
Un passaggio delicato, quello dalla Diabetologia Pediatrica alla Diabetologia Adulti talvolta traumatico, che rischia di far perdere per strada ragazzi e famiglie, come sottolineato dalla d.ssa Maria Chantal Ponziani, presente al Convegno svolto sabato 17 dicembre 2016 all’Ospedale Maggiore di Novara.
C’è aria di grandi novità in Agd Novara: “Lo studio di Camillo Ricordi”
Se ne sono accorti i numerosi genitori di bambini e ragazzi con diabete di tipo 1, riuniti sabato 17 dicembre 2016, a Novara, nell’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore per un convegno di aggiornamento sulle attività 2016/2017.
Studio Camillo Ricordi ed altro
Agd Novara e la Clinica Pediatrica vi invitano all’evento dal titolo “Studio Camillo Ricordi ed altro” che si terrà il 17 dicembre 2016 dalle ore 14.30 alle ore 17.00 presso l’Aula Magna dell’’Ospedale Maggiore della Carità di Novara.
Cerano, Giornata del Diabete, 16 ottobre 2016
Domenica 16 ottobre si è svolta a Cerano, in provincia di Novara, la Giornata del Diabete che quest’anno ha visto una particolare folta affluenza in piazza Crespi, dove la Croce Rossa ha organizzato una postazione per verificare gratuitamente il livello di glicemia e ricevere informazioni inerenti tale patologia.
Quando la mente sostiene il corpo
Preparavo da tempo questa impresa, sembrava impossibile dover fare 43 km di salita partendo da Masera (Domodossola), 259 mt s.l.m. e arrivare al Passo del Sempione, a ben 2005 mt, ci pensate! Ho accettato la sfida e grazie a volontà e determinazione ce l’ho fatta.
MUOVITI CHE TI PASSA. Alimentazione e sport: convivere con il diabete si può
Arconate (Milano) , 12 maggio 2016, ore 21.15. L’Avis, Sezione di Arconate, in collaborazione con il “Team Il cavallo di Legno” di Vanzaghello e Pedali di Zucchero organizzano la serata a tema.
Svogliati ed affamati: giochiamo con il gusto
Ambra Morelli, dietista, intrattiene i bambini insegnando loro un modo nuovo di giocare insieme con il gusto, con riflessioni, esperimenti e assaggi critici, giochi con gli alimenti e indovina cosa mangi.
Muoviti, che ti passa
L’attività fisica e lo sport in generale hanno ormai trovato una precisa costante collocazione nella mia vita e in quella dei soggetti diabetici. Oltre che socio-culturale, la motivazione che induce i soggetti insulinodipendenti a impegnarsi nello sport è anche psicologica.
Quando ho scoperto di avere il diabete
Ho scoperto di avere il diabete nel gennaio 1997, arrivando da due mesi di perdita di circa 25 chili e continuo bisogno di bere, affaticamento, dolori di testa.