La dieta della persona con diabete
La dieta di una persona con diabete non differisce da una dieta equilibrata. Si ritiene di dover rinunciare ai carboidrati o altri nutrienti. Non è così!
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La dieta di una persona con diabete non differisce da una dieta equilibrata. Si ritiene di dover rinunciare ai carboidrati o altri nutrienti. Non è così!
L’insulina e il glucosio lavorano insieme in tutto l’organismo. In risposta a vari stimoli, le cellule beta del pancreas producono l’ormone insulina, che consente di mantenere livelli di glucosio utili per il funzionamento dei tessuti.
I cachi sono frutti energetici amati, per il loro gusto dolce e per la polpa carnosa e morbida, anche da bambini, anziani e sportivi; sono nutrienti e ricchi di composti bioattivi, fibre, vitamine e minerali.
Il cammino è un utile alleato per iniziare a muoverci, interrompere la nostra sedentarietà e migliorare la capacità cardio-polmonare. Ci siamo evoluti dal punto di vista biomeccanico proprio per camminare, quindi è un gesto sicuro se eseguito in modo corretto.
Il diabete di tipo 2 è una malattia cronica metabolica che si può prevenire; insorge in genere nell’età adulta-senile, sebbene si stia osservando un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza.
La sarcopenia è una sindrome caratterizzata da una perdita progressiva e generalizzata della massa, della forza e della funzione muscolare che impatta sulla qualità della vita della persona che ne soffre.
Le complicanze più rischiose del diabete sono proprio a carico di cuore, vasi, rene, occhi e naturalmente gli arti inferiori. Ne parliamo con la d.ssa Olga Disoteo, Specialista in endocrinologia (Milano).
Un recente studio ha evidenziato che un alto consumo di prodotti industrializzati espone i soggetti con diabetice ad un’aumentata mortalità.
Una recente review pubblicata su Plus One il 20 luglio 2023 ha evidenziato come la curcuma sia in grado di abbassare i livelli di glicemia e colesterolo.
Il consumo di lupini è associato con un minor rischio di sviluppare sovrappeso, obesità, diabete e disturbi cardiovascolari. Il consumo regolare consente di ridurre gli alimenti di origine animale.
Il pomodoro è uno degli ortaggi protagonisti dell’estate e della cucina italiana. Nonostante oggi lo si trovi presente tutto l’anno, il pomodoro dà il meglio di sé in estate, quando matura…. secondo natura.
Nonostante le campagne di sensibilizzazione e prevenzione, il numero di persone con diabete è in continua crescita, a un ritmo allarmante. Una raccolta dei dati più significativi dell’impatto del diabete nel mondo e in Europa.
Alcune raccomandazioni per superare il caldo afoso grazie anche a comportamenti virtuosi a tavola. Ecco di seguito i dieci consigli da tenere presente.
La pasta può essere mangiata anche con il diabete di tipo 2, senza abbuffarsi. A distanza e senza un’accurata visita non è possibile indicare una porzione e/o una frequenza di consumo.
Le bevande light sono bevande a cui vengono aggiunte sostanze artificiali che non sono chimicamente degli zuccheri: non sono altro che additivi chimici che possono sostituire lo zucchero per rendere dolce la bevanda.
In Italia, sono oltre 4 milioni i pazienti con malattia renale cronica, circa il 10% della popolazione adulta, percentuale che sale al 50% in presenza di comorbidità quali diabete, ipertensione arteriosa, obesità e ipercolesterolemia.
ADPMI, l’Associazione Diabetici della Provincia di Milano Odv, organizza un nuovo corso che si svolgerà in un ciclo di incontri a marzo 2023 e si rivolge a pazienti con diabete tipo 2. La partecipazione è gratuita.
Natale e Capodanno: se da un lato le cene delle feste sono il momento migliore per rilassarsi e godersi la famiglia dall’altro possono trasformarsi in “pericoli” per la salute, soprattutto per le persone con diabete e/o con sindrome metabolica.
Mangiare sano si può anche durante le feste. È un comportamento che dovrebbero seguire tutti ma in particolare i soggetti affetti da diabete di tipo 2, ancora di più se in eccesso di peso.
La degenerazione maculare senile è la principale causa di cecità legale negli over 65 anni nei Paesi industrializzati. Approfondiamo quanto c’è da sapere su questa malattia degenerativa che colpisce la macula.
I fattori di rischio che spesso generano l’evoluzione del danno renale e del danno cardiaco sono sostanzialmente gli stessi, con una caratteristica importante: la scarsa percezione da parte del paziente della gravità del danno renale,
Il sovrappeso e l’obesità vanno trattate già in bambini e adolescenti, senza perdere tempo. Non solo l’obesità, ma anche il sovrappeso fa male. Ecco le parole del prof. Massimo Volpe.
La prevenzione cardiovascolare personalizzata è uno dei temi centrali del XX Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC: Napoli, 15-17 settembre ‘22).
Un’alimentazione a basso indice glicemico può contribuire alla prevenzione del diabete tipo 2 nei soggetti a rischio. Nuove conferme da uno studio multicentrico.
La persona con diabete tipo 1 che soffra anche di celiachia dovrà assumere alimenti senza glutine, controllare l‘introito giornaliero di carboidrati (conta-CHO) e zuccheri semplici e introdurre un adeguato apporto di fibre.
L’attività fisica e/o lo sport per una persona con diabete è parte integrante della cura, insieme alla dieta varia e bilanciata, ancor prima dei farmaci.
Per quanto riguarda il diabete, la metformina riduce la produzione epatica di glucosio (gluconeogenesi) e il suo assorbimento intestinale e svolge un significativo effetto insulino-sensibilizzante nelle persone che soffrono di diabete tipo 2.
L’attività fisica e/o lo sport per una persona con diabete è parte integrante della cura, insieme alla dieta bilanciata, e può aiutare non solo a prevenire la malattia ma a migliorarne il controllo, riducendo il rischio di complicanze correlate al diabete.
Negli ultimi anni le diete vegetariane hanno fatto proseliti e le stime sono per un’ulteriore crescita. Qual è l’effetto positivo che possono avere sulla salute? Possono aiutare in caso di obesità, sindrome metabolica, diabete tipo 2 e altre patologie degenerative?
In cucina la curcuma non fa parte della tradizione culinaria italiana ma i benefici di questa spezia sono tali da consigliarne l’uso anche nella dieta mediterranea e non solo per chi ama i sapori esotici e quindi fare un tentativo per imparare a utilizzarla.
Alla base della pandemia di obesità e diabete c’è un’errata alimentazione, quella cosiddetta ‘occidentale’, caratterizzata da una dieta completamente sbilanciata soprattutto verso tre gusti: il dolce, il salato e il grasso.
Approvata il 28 luglio 2021 dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) la pubblicazione delle nuove Linee guida della Società Italiana di Diabetologia (SID) e dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) sulla “Terapia del diabete di tipo 2”.
Come noto un eccesso di sale contribuisce ad alzare i valori di pressione e favorisce l’ipertensione arteriosa, che è già a maggior rischio nella persona con diabete.
Anna Arnaudo si ritaglia uno spazio da protagonista assoluta nell’atletica internazionale, e grazie alla sua determinazione riesce a mantenerlo anche quando scopre di avere il diabete tipo 1.
Le uova sono da sempre al centro del dibattito salutistico: per alcuni sono tra gli alimenti più nutrienti mentre per altri sono da evitare per l’elevato contenuto di colesterolo.
Dal 25 al 29 giugno 2021 si è svolto l’81° Congresso Annuale dell’American Diabetes Association (#ADA2021), uno degli appuntamenti scientifici più importanti nell’area della diabetologia.
È importante imparare a riconoscere i sintomi di ipoglicemia in modo da evitare un episodio ipoglicemico, sempre possibile quando si è in terapia con insulina o con vecchi farmaci come sulfoniluree o repaglinide.
La frutta contiene zuccheri ma per poter conciliare iperglicemia e/o diabete di tipo 2 e consumo di frutta occorre considerare il “carico glicemico” del frutto e del pasto.
Per spezzare il circolo vizioso fra diabete e parodontite arriva il ‘doppio screening’ dal dentista e dal diabetologo: screening per il diabete alla poltrona del dentista e screening per l’infiammazione delle gengive nello studio del diabetologo.
Tante persone si domandano che cosa s’intenda per stile di vita sano, raccomandato da tutte le linee guida delle malattie croniche come primo step di terapia. Quante volte ve lo siete sentiti dire: dovresti cambiare il tuo stile di vita!
Nel diabete di tipo 1 c’è una correlazione con il diabete di tipo 1 e la celiachia. In questi soggetti la celiachia può dare origine a problemi di intolleranza al lattosio.
La cataratta non può essere fermata: l’unica terapia è l’intervento chirurgico. L’intervento di cataratta consiste nell’estrarre il cristallino, che ormai opacizzato, rende la vista offuscata e i colori sbiaditi, e oggi è possibile sostituirlo con un’altra lente artificiale.
La nefropatia che può manifestarsi nelle persone con diabete e in chi soffre di ipertensione arteriosa è una condizione di insufficienza renale cronica. Una corretta alimentazione può aiutare a proteggere i reni.
La sindrome dell’occhio secco rappresenta secondo l’OMS uno dei disturbi più sottovalutati della nostra società nonostante l’ampia diffusione: in Italia si stima che ne soffra il 90% delle donne in menopausa e il 25% degli adulti over 50.
Il cuore è uno degli organi bersaglio ‘preferiti’ dal diabete tipo 2. Chi è affetto da questa malattia dovrebbe fare ancora più attenzione a tenere a bada gli altri principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari (ipertensione, dislipidemia).
Non solo per prevenire e/o gestire il diabete, ma per vivere più a lungo in salute è necessario limitare l’introito calorico e scegliere con cura il poco cibo con il quale nutrirsi, in modo da privilegiare una dieta bilanciata nei suoi componenti.
Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di livelli di zucchero nel sangue più elevati rispetto alla norma (iperglicemia), a causa di un’inadeguata produzione dell’ormone insulina (DM1) o di una scarsa capacità dei tessuti di utilizzare l’insulina stessa (DM2).
Lo sport, da sempre ‘amico’ delle persone con diabete, quest’anno lo è ancora di più. LEGA SERIE A, infatti, scende in campo contro il diabete a fianco della Società Italiana di Diabetologia e dell’Associazione Medici Diabetologi in occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2020, che si celebra il 14 novembre.
Prevenire il diabete tipo 2 si può con uno stile di vita sano. “Per prevenire il diabete di tipo 2 aiuta anche mangiare ogni giorno 2 forchettate di pasta in meno e fare 4 passi in più, con regolarità, abitualmente”. E’ la semplice ricetta suggerita dalla SID e dall’AMD.
Il diabete è una condizione cronica e progressiva che porta il paziente a dover accettare la presenza di “una malattia, io preferisco definirla una condizione, per sempre”, ovvero che lo accompagnerà per tutta la vita.
Alimentazione corretta, attività fisica, educazione, adesione alla terapia: ecco i quattro pilastri per raggiungere l’equilibrio nella gestione del diabete 2. Il diabete tipo 2 (DT2) è un ‘compagno di vita’ che necessita di grande impegno e condiziona tutte le sfere funzionali della vita del paziente.
Acido alfa-lipoico (ALA), acido grasso con una potente azione antiossidante che aiuta a combattere lo stress ossidativo provocato dai radicali liberi. Molecola preziosa per la persona diabetica, favorisce la protezione del sistema nervoso e aiuta a contrastare la neuropatia diabetica.
Nell’articolo la documentazione di quanto avvenuto durante il lockdown a un paziente in seguito a una delle subdole e pericolose conseguenze del diabete, quando non controllato.
Un’attività fisica moderata e regolare fa sempre bene a tutti, persone sane e con diabete o in sovrappeso, a qualsiasi età. L’esercizio fisico aiuta a tenere sotto controllo i valori della glicemia, del colesterolo cattivo e dei trigliceridi riducendo il rischio di ipertensione, obesità e altre malattie.
80° sessione scientifica dell’American Diabetes Association, #ADA2020. Evento di estrema rilevanza internazionale per l’eccellenza del Comitato Scientifico e l’aggiornamento su prevenzione, cura e soprattutto ricerca scientifica di altissimo livello su diabete e malattie associate.
Nonostante l’obesità sia stata riconosciuta come malattia cronica con la mozione alla Camera del 13 novembre 2019, in Italia rimane sottostimata, mal diagnosticata. La crescente prevalenza dell’obesità a livello globale è un problema di salute pubblica.
La fase 2 è cominciata. Si cominciano a fare i primi bilanci e a tentare di scrivere le regole per la gestione del diabete nelle diverse categorie di pazienti. Le persone con diabete (e con obesità) sono state purtroppo tra le più colpite dalla pandemia.
È necessario avere una corretta e sana alimentazione, ben bilanciata e tarata per le condizioni personali e che possa essere la più varia possibile perché con pochi alimenti non si è mai in grado di garantire tutte le sostanze di cui il corpo ha bisogno.
Diffidate delle pubblicità che promettono di ‘curare’ il diabete con diete miracolose e supplementi o integratori alimentari. I rischi per la salute possono essere importanti. Di certo quei 4 milioni di italiani che convivono con questa patologia che, se non ben controllata, se ne porta dietro tante altre.
Anche per il 2019, il tema della Giornata Mondiale del Diabete sarà “Diabete e famiglia”: il diabete può essere molto invalidante e tutti i familiari devono essere coinvolti nella prevenzione e nella sua gestione.
Nasce con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di un sano stile di vita per la cura e prevenzione della maggior parte delle malattie croniche (diabete, obesità, malattie cardiovascolari, malattie infiammatorie croniche intestinali, tumori).
L’appello è degli Esperti della SID che invitano le persone con diabete a non abbandonare le terapie anti-diabete – in particolare l’insulina – nell’illusione di poter ‘curare’ il diabete con dieta e integratori come promesso da alcuni personaggi televisivi. Si rischia di mettere a repentaglio la vita.
Senior, sono uno dei capitoli del convegno ‘4th Diabetes Update: fra linee guida e pratica clinica’, promosso dall’AME. Secondo gli ultimi dati ISTAT sono oltre 3 milioni 200 mila in Italia le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 5,3% dell’intera popolazione.
Ogni giorno, fino a 50 volte al giorno, chi soffre di diabete, in particolare diabete di tipo 1, deve prendere una serie di decisioni sul monitoraggio del glucosio, l’alimentazione, l’insulina e l’adattamento della terapia. L’autogestione è un impegno quotidiano e costante.
È successo ad Alessandria, dove Alberto Menino, 3° classificato all’edizione 2018 di Masterchef ha tenuto una lezione di cucina a 16 bambini e ragazzi affetti da diabete tipo 1. Un menù completo, dall’antipasto al dolce, per scoprire come la cucina creativa permetta di dar vita a piatti salutari, ma anche buoni e “belli”. A promuovere l’iniziativa l’JADA.
Fondamentale per le donne con diabete che desiderano avere un figlio è programmare la gravidanza. Per quelle che ricevono una diagnosi di diabete gestazionale, è importante affidarsi a un team diabetologico e partorire in strutture con Terapia Intensiva Neonatale.
Diabete di tipo 2: ci sono nuove evidenze che chi ne soffre può ottenere vantaggi sulla gestione della malattia e sulla riduzione del rischio cardiovascolare con una dieta vegetariana.
Nell’immaginario collettivo, mangiare troppi dolci e consumare troppo zucchero fanno venire il diabete tipo 2. Gli eccessi fanno sempre male e una riduzione dello zucchero è salutare. Un altro importante fattore di rischio per lo sviluppo del DT2 è il consumo eccessivo di grassi con l’alimentazione abituale.
Incontinenza urinaria, ancora oggi un tabù: si stima che in Italia siano incontinenti almeno 5,1 milioni di persone sopra i 18 anni. Su 100 italiani, almeno 10 soffrono di incontinenza urinaria, 6% tra gli uomini e 14% circa tra le donne.
Dispensa “pillole” di prevenzione il nuovo account twitter dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD), cofirmataria insieme ad altre società scientifiche della Campagna lanciata dal Ministero della Salute per prevenire il diabete di tipo 2 (DT2); grazie a una dieta sana ed esercizio costante, i soggetti più a rischio possono ridurre del 50% la propria probabilità di diventare diabetici.
Milano, Palazzo Marino, uno dei simboli della città, il suo cuore amministrativo. E’ il giorno della presentazione alla stampa del Team Novo Nordisk, l’unica squadra di ciclismo professionistico al mondo composta esclusivamente da atleti con diabete (diabete di tipo 1). Domani prenderanno il via per il quarto anno consecutivo alla Milano-Sanremo, una delle corse più lunghe del calendario internazionale, una delle più suggestive, una delle più antiche, ben radicata nella storia di Milano.
Pedalare è un esercizio salutare per le persone con diabete. È di particolare attualità affrontare il tema mentre una squadra professionistica formata da atleti con diabete di tipo 1, il Team Novo Nordisk, si avvia a gareggiare nella “classicissima” Milano-Sanremo.
L’adesione alla terapia antidiabetica è uno dei principali fattori che concorrono al buon controllo del diabete e al minor rischio di complicanze. Una scarsa aderenza terapeutica ha ricadute negative sul controllo della malattia.
Si tratta dell’associazione naltrexone-bupropione da novembre 2017 accessibile in Italia. All’ultimo congresso della SIO c’era attesa per questa nuova opzione terapeutica che in compresse consente una somministrazione semplice da parte del paziente con obesità.
Diabete Sommerso Onlus ha organizzato anche quest’anno un corso formativo (Numana 2017, 28 agosto al 3 settembre) rivolto ai diabetici di tipo 1 – giovani e adulti – che desiderano conseguire il brevetto da sub, nel rispetto di un protocollo predisposto dall’Associazione di volontariato insieme all’Ospedale Niguarda di Milano.
Una fetta di torta è un piacere scontato per molti, ma non per chi soffre di diabete di tipo 1 e vive la sua vita in cerca di un difficile equilibrio glicemico influenzato da insulina, carboidrati e attività fisica.
Il rischio di complicanze del diabete è direttamente correlato al buon controllo del diabete stesso. Numerosi studi hanno documentato che migliore è il compenso metabolico del glucosio nel sangue (glicemia) e minore è il rischio di complicanze future.
Presentata a Milano in anteprima la nuova miniserie “É tutto un attimo” ideata e recitata dai pazienti stessi per raccontare il vissuto di una persona con diabete di tipo 1 e come il microinfusore possa cambiare la qualità della vita.
Condizioni e malattie per cui l’endocrinologo è il punto di riferimento perché nonostante siano diverse per sintomatologia sono tutte situazioni legate al buono o cattivo funzionamento del sistema endocrino.
Partito alla fine del 2016 all’ASL1 di Torino, il progetto vuole migliorare l’aderenza alla terapia delle persone con una patologia cronica come il diabete o l’ipertensione o altre soprattutto per le persone che hanno difficoltà a seguire una terapia nel tempo.
L’identità del paziente sta cambiando: da “PASSEGGERO”, ricettore passivo delle prescrizioni del sistema di cura, a “CO-PILOTA”, desideroso di giocare un ruolo co-autoriale nella definizione e realizzazione dei propri obiettivi di salute e benessere.
A Palermo, in occasione del VIII Convegno Nazionale della Fondazione dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD), 17-19 novembre 2016, un Simposio dedicato alla cura del diabete come malattia ad alta incidenza epidemiologica e socio-sanitaria.
Gli ultimi dati Eurispes hanno registrato un cambiamento nelle abitudini alimentari degli Italiani: la scelta di abbandonare il consumo di carne sembra coinvolgere quasi 5 milioni di italiani (8% della popolazione), di cui circa il 10% sceglie di eliminare tutti i prodotti di origine animale.
Se trascurata, nel 30% dei casi, la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) dà origine ad alterazioni del metabolismo. Ancora insufficiente l’informazione e questo porta ad avere diagnosi tardive.
Quando si scopre di avere il diabete di tipo 2, la cosa più importante da fare è informarsi in modo adeguato su questa malattia e stabilire con il proprio specialista la più appropriata strategia terapeutica.
Il diabete gestazionale è una condizione specifica della gravidanza, nel corso della quale vi è il rilascio di ormoni di origine placentare che determinano un’aumentata resistenza dei tessuti all’azione dell’insulina (insulino-resistenza).
Premiato il progetto “Vivere bene… con il diabete a scuola” tra i finalisti di #5innovazioni. Presenti istituzioni, esperti e associazioni, per ascoltare le storie delle persone con diabete e di chi innova nella salute.
L’autocontrollo della glicemia a domicilio deve essere considerato indispensabile poiché solo attraverso questa pratica ogni persona diabetica può raggiungere e mantenere gli obiettivi del trattamento personalizzato.
I livelli di glicemia possono essere influenzati da quasi tutto ciò che avviene nel nostro organismo. Oltre agli alimenti e soprattutto al loro contenuto in carboidrati o zuccheri anche altri fattori influiscono in modo variabile sui valori della glicemia nell’arco della giornata.
Un’altra bella iniziativa aperta al pubblico dell’Ospedale Manzoni di Lecco, dedicata alla promozione della salute e della prevenzione cardiovascolare organizzata da Pier Franco Ravizza, responsabile del Centro Riabilitativo Cardiologico del Manzoni.
Smartfood è la prima dieta italiana con un marchio scientifico: nasce in collaborazione con un grande centro, l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano.
Ho scoperto di avere il diabete nel gennaio 1997, arrivando da due mesi di perdita di circa 25 chili e continuo bisogno di bere, affaticamento, dolori di testa.
I legumi hanno notevoli proprietà nutrizionali e il loro consumo è associato con un minor rischio di sviluppare sovrappeso, obesità, diabete e disturbi cardiovascolari.
La pratica di attività fisica o di attività sportiva – che dovrà essere in qualsiasi caso e sempre regolare – è la parte più importante, insieme alla dieta, del trattamento del diabete di tipo 2.
In questa pagina raccoglieremo progressivamente le più comuni bufale o false credenze sul diabete a partire dalla più comune ovvero che le persone che soffrono di diabete non possano mai mangiare dolci.
L’approccio migliore è quello di partire dalle abitudini alimentari della persona con diabete e dal suo stile di vita, valorizzando le abitudini coerenti con la sua condizione e rendendo meno frequenti le abitudini meno adeguate e/o scorrette.
Il passaggio dall’età matura alla vecchiaia, oltre a indurre cambiamenti nell’aspetto fisico e nelle abitudini di vita della persona diabetica, determina anche una modificazione delle richieste nutrizionali.
Il diabete “è una patologia che può essere da un lato prevenuta e dall’altro contrastata, prima ancora che con i farmaci, con corretti stili di vita, rappresentati da una corretta alimentazione e da una regolare attività fisica”.
Uno studio dimostra che l’impiego di dolcificanti artificiali determina modificazioni della flora intestinale (microbiota), che in alcuni possono essere sfavorevoli dal punto di vista metabolico.
La sola dieta, per quanto seguita in modo rigoroso, non sempre è sufficiente a tenere sotto controllo il diabete.
Il termine MODY è l’acronimo dall’inglese di Maturity Onset Diabetes of the Young e definisce una forma rara di diabete (1-2% dei diabetici), caratterizzata da una iperglicemia familiare con un’eredità autosomica dominante.
Tra il 6-10% dei diabetici inizialmente definiti come diabetici tipo 2 è in realtà affetto da una forma di diabete autoimmune a lenta evoluzione verso l’insulino-dipendenza, definito diabete LADA (Latent Autoimmune Diabetes in Adults).
La persona con diabete che soffra di celiachia dovrà assumere alimenti senza glutine, controllare l‘introito di carboidrati e zuccheri semplici e introdurre un adeguato apporto di fibre.
Diabete: i medici ritengono che non si erediti la malattia vera e propria, ma una predisposizione a svilupparla. Questa condizione può rimanere sempre latente o manifestarsi a un certo punto della vita a causa di fattori scatenanti.
Nutrirsi in modo sano è la prima terapia del diabete. Fondamentale per la qualità della vita del diabetico è seguire in modo rigoroso le indicazioni degli specialisti elaborate su misura per voi, in base ai vostri fabbisogni giornalieri.
Un programma regolare di attività fisica è un altro caposaldo per la cura del diabete. Molta attenzione va posta nella scelta dell’attività più adatta. La durata, l’intensità e la frequenza vanno consigliati dal proprio medico o dal team di specialisti che vi seguono.
La doppia diagnosi rappresenta indubbiamente un carico psicologico notevole, la perdita del gusto a tavola può far perdere il gusto della vita, e nessuna ricetta sembra porvi rimedio.
La celiachia, che può colpire qualsiasi fascia d’età, è considerata erroneamente un’esclusiva dell’età pediatrica e spesso nell’età adulta non viene presa in considerazione neppure dai medici.
In occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2014, la SID ha emanato un decalogo con i consigli per calare nella vita di tutti i giorni i principi sul vivere sano. Non è necessario essere drastici nella dieta o campioni olimpionici nel praticare un’attività fisica.
Le persone affette da malattie croniche come il diabete, sia esso di tipo 1 o di tipo 2, sono soggette a stress e disagio psicologico in misura maggiore rispetto alle persone che godono di buona salute.
La nuova application è pensata per aiutare day by day le persone con diabete, ma anche tutti coloro che vogliono prevenirlo, grazie a corrette scelte alimentari.
Le evidenze scientifiche dimostrano che il controllo della glicemia e l’autogestione del diabete sono indispensabili per il mantenimento del benessere e per la prevenzione delle complicanze, sia nel diabete di tipo 1 che nel diabete di tipo 2.
Le noci fanno bene al cuore perché abbassano il colesterolo cattivo. Consumate regolarmente proteggono da cancro e diabete di tipo 2. Attenzione però al loro contenuto calorico: due o tre noci al giorno per 2-3 volte alla settimana sono la quantità ideale.
Oggigiorno non esiste una cura risolutiva specifica per il diabete, ma un buon controllo della malattia garantisce una vita piena e normale.
Una sana alimentazione rappresenta “il”punto di forza della terapia del diabete. Fondamentale per la qualità della vita del diabetico è seguire in modo rigoroso le indicazioni degli specialisti elaborate su misura per voi, in base ai vostri fabbisogni giornalieri e al valore nutritivo ed energetico dei vari alimenti.
Una diagnosi precoce di diabete è determinante per instaurare un corretto piano di controllo del diabete e di prevenzione delle complicanze a lungo termine che rappresentano il vero pericolo del diabete.
In molti casi la diagnosi di diabete mellito di tipo 2 è preceduta da una fase di “pre-diabete” caratterizzata da livelli di glucosio nel sangue superiori alla norma, ma non così elevati da determinare diabete conclamato.
Stando a uno studio dello Scripps Research Institute di La Jolla, diretta dal Dottor Manuel Sanchez-Alavez e pubblicato da Diabetes, l’insulina è coinvolta nel processo di regolazione della temperatura corporea, accelerando inoltre il metabolismo e “accendendo” il grasso bruno.
Il termine “pseudo-cereali” comprende un gruppo di piante i cui frutti sono dei chicchi simili a quelli prodotti dalle graminacee con una grande somiglianza nutrizionale.
Dolcificanti o edulcoranti sono sempre più diffusi. Il mercato propone i dolcificanti naturali come validi sostituti acalorici dello zucchero senza i potenziali effetti tossici degli edulcoranti chimici.
Da alcuni studi emergono benefici interessanti del peperoncino piccante per la prevenzione di molte patologie croniche: obesità, diabete, malattie cardiovascolari, e disturbi gastrointestinali, tumori, dermatopatie e vescica neurologica.
In più del 50% dei casi, la neuropatia diabetica decorre anche per anni in modo assolutamente silente e si rende manifesta quando il paziente ha già sviluppato un’ulcera a livello dei piedi.
Le ciliegie sono molto ricche di sostanze antiossidanti e antinfiammatorie, meno caloriche di altri frutti, aumentano la diuresi e migliorano le funzioni intestinali.
Leggere le etichette può contribuire alla prevenzione delle malattie: è possibile fare scelte più sane e più corrette in termini di apporto ed equilibrio tra i nutrienti e nel lungo termine questo può fare la differenza.
L’indice glicemico è un valore importante per chi soffre di diabete, considerato che deve evitare rapidi innalzamenti della glicemia. Seguire una dieta a base di alimenti con IG basso può permettere un migliore controllo della glicemia.
Quando i livelli di colesterolo sono troppo elevati, il rischio è che si inneschi il processo dell’aterosclerosi, che progredisce fino alla completa ostruzione dei vasi o alla formazione di trombi che ostruiscono il flusso del sangue.
Il colesterolo è un particolare grasso che si trova negli alimenti di origine animale. E’ una molecola di grande utilità biologica, componente di tutte le membrane cellulari e del rivestimento di mielina che ricopre i nervi.
Un Vademecum per affrontare al meglio l’estate, tenendo conto che la pelle delle persone con diabete è più fragile e delicata, con una diminuita secrezione sebacea e sudoripara che ne favorisce la secchezza (xerosi cutanea).
L’esercizio fisico ha un effetto positivo sul comportamento alimentare. Per esempio riduce il desiderio di cibi ad alto contenuto di grassi. Un’attività fisica regolare migliora l’umore e la vitalità.
I disturbi e i sintomi lamentati da un paziente affetto da sindrome dell’occhio secco possono essere tra i più disparati e talvolta sembrano addirittura contraddittori. Nella fase iniziale, i sintomi più comuni sono bruciore e prurito.
Le cause e i fattori di rischio di una crisi ipoglicemica per una persona con diabete sono molteplici e possono variare da soggetto a soggetto. Dipendono dal comportamento a tavola e dallo stile di vita, dalla terapia, dalla sua condizione clinica ma possono anche essere psicologici.
Una guida pratica e di alto valore scientifico, curata dal Prof. Silvio Garattini, presenta in modo chiaro e comprensibile i diversi fattori che influiscono sulla qualità di vita che si avrà durante la vecchiaia.
Una buona prevenzione del piede diabetico prevede un periodico controllo dei piedi. Nel caso di persone anziane o soggetti ipovedenti o persone con obesità, è bene farseli controllare da un familiare o da un podologo.
La cataratta, ossia la progressiva opacità del cristallino, colpisce circa 18 milioni di persone nel mondo. Studi clinici hanno dimostrato che la cataratta si verifica con più frequenza e in età più precoce nelle persone con diabete.
L’occhio secco è una condizione oggi sempre più diffusa e legata non solo alle condizioni dell’ambiente in cui si vive, ma anche ad alcuni stili di vita. Analizziamo i principali fattori di rischio di sindrome dell’occhio secco, nel dettaglio.
Sempre più studi dimostrano che esiste una stretta relazione tra zuccheri, edulcoranti naturali e dolcificanti artificiali con il microbiota intestinale.
La sindrome dell’occhio secco dal punto di vista terapeutico è stata per lungo tempo sottovalutata. Le persone che soffrono di sindrome dell’occhio secco dovrebbero seguire alcune indicazioni generali per modificare abitudini e stili di vita.
Le nuove scoperte nel campo della biologia portano la Scienza dell’alimentazione verso nuove frontiere: la nutrigenetica, la nutrigenomica e la nutrizione molecolare. Leggi!
Una porzione standard rappresenta la quantità di alimento che si assume come unità di riferimento riconosciuta e identificabile sia dai professionisti del settore nutrizionale (dietologi, nutrizionisti, dietisti etc) e sia dalla popolazione e dalla singola persona.
Coronavirus: in questo periodo circolano in rete e sui social media numerose fake news che inducono ad assumere comportamenti non corretti e inefficaci per prevenire il contagio dal nuovo Coronavirus. Il Ministero della Salute e tutte le associazioni scientifiche raccomandano di cercare informazioni sul nuovo coronavirus e sulla malattia che provoca, definita dall’OMS Covid-19, su fonti istituzionali ufficiali e certificate o che riportino tali fonti come riferimento.
“Ho scritto questo libro non solo per dare idee e ricette sfiziose e portare in tavola il metodo Metodo Missori-Gelli® per la tiroide, per la pancia e per il metabolismo – spiega la prof.ssa Missori -. “L’ho scritto per dimostrare quanto sia facile mangiare bene per ritrovare la salute anche con l’alimentazione in maniera consapevole senza rinunciare al gusto. Questo permetterà a tutti di trovare pietanze sempre diverse da condividere con la famiglia, soprattutto in queste giornate in cui dobbiamo stare in casa”.
La speranza è quella di trovare una cura per il diabete, e il crocevia passa per la protagonista: la cellula beta del pancreas. Trovare il modo di proteggerla e di ripristinare la sua funzione di produrre insulina è l’obiettivo di questo filone di ricerca.
L’occhio secco – che in Italia colpisce il 90% delle donne in menopausa e il 25% della popolazione oltre i 50 anni – è una patologia che l’OMS ha di recente definito “tra i più ignorati e sottovalutati disturbi della società moderna”. Il cambiamento climatico gioca un ruolo importante nell’aumento dell’incidenza della secchezza oculare.
Fabio, toccati i 105 chili, capisce che deve fare qualcosa per la sua salute. Quando ha riconosciuto l’importanza dello sport per un miglior controllo del diabete, Fabio ha ricominciato a pedalare, sua passione fino a pochi anni prima, con rinnovato impegno e costanza quotidiana (e chi lo segue lo sa!). E i risultati non si sono fatti attendere.
I carboidrati (CHO) sono i principali macronutrienti da cui il nostro organismo ricava l’energia. Secondo le Linee Guida vigenti, circa il 50% delle calorie introdotte deve provenire da carboidrati. Ogni grammo di CHO apporta 4 calorie.
La diabulimia è un disturbo del comportamento alimentare in crescente aumento soprattutto tra le giovani adolescenti affette da diabete di tipo 1 che per dimagrire riducono o addirittura evitano di somministrarsi le dosi di insulina giornaliere necessarie al normale controllo del diabete.
Il diabete mellito tipo 2 è una delle malattie croniche in cui è più facile riscontrare un basso livello di aderenza al trattamento in senso lato che comprende quindi cambiamento dello stile di vita, seguire una dieta e un programma di attività fisica e la terapia con farmaci, uno o più, in associazione.
Il Microbiopassport® è un semplice test che ci consente di conoscere la composizione della nostra flora intestinale (oggi chiamata più propriamente “microbiota”), un patrimonio unico per ciascuno di noi.
In tutto il mondo, gli esperti di nutrizione raccomandano da sempre di seguire una dieta bilanciata basata principalmente su cereali, legumi, ortaggi e frutta ma solo da qualche anno mettono l’accento sull’importanza del consumo di cereali integrali.
Ossa dure ma fragili anche per il maschio. 60 anni, l’età critica. Al contrario di quanto si pensi, l’osteoporosi non si manifesta solo nelle donne ma colpisce anche gli uomini.
L’epigenetica è una branca della genetica che studia i fattori in grado di modificare l’espressione dei geni, senza alterare la sequenza dei nucleotidica del DNA (i nucleotidi sono i “mattoni” di cui il DNA è costituito).
Con il termine di ipertensione arteriosa si intende la persistenza cronica di valori di pressione arteriosa superiori a quelli ritenuti normali (140/90 mmHg PA max/min).
Le porzioni sono le unità pratiche che misurano la quantità degli alimenti che mangiamo. A volte la tendenza ad ingrassare non dipende tanto dagli alimenti che mangi, quanto dalla quantità.
L’ipoglicemia è una delle più frequenti complicanze del trattamento farmacologico del diabete e consiste in un rapido abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue al di sotto delle soglie di normalità.
L’ipooglicemia (bassi livelli di glucosio nel sangue) è una delle condizioni più preoccupanti per chi soffre di diabete, sia di tipo 1 (soprattutto se il diabete è particolarmente instabile) sia di tipo 2.
Alcuni consigli o piccole regole da rispettare per minimizzare il rischio di una grave crisi ipoglicemica e delle sue conseguenze, permettendoti di ottenere un miglioramento del tuo equilibrio metabolico.
L’AIC da diversi anni ha istituito un Osservatorio sulla Qualità di vita con la Celiachia per fornire suggerimenti e consulenze tecniche su tutti gli aspetti che riguardano ricerca, tecniche di rilevazione e analisi statistiche delle ricerche sulla celiachia.
Tre mesi in India. Tanto è durata la mia avventura in questo meraviglioso paese. Spiritualità orientale e tanta energia positiva, culture e religioni diverse, così come cibi e abitudini.
I fattori di rischio dell’osteoporosi sono vari: maggiore è il loro numero in una singola persona, più elevato risulterà il rischio di sviluppare la patologia.
L’osteoporosi consiste nella perdita progressiva della massa ossea fino a rendere lo scheletro più fragile e quindi più esposto al rischio di fratture.
L’osteoporosi consiste nella perdita progressiva della massa ossea fino a rendere lo scheletro più fragile e quindi più esposto al rischio di fratture.
Esistono diverse classi di farmaci ipoglicemizzanti per i diabetici che offrono al medico la possibilità di differenziare la terapia e di personalizzarla in base alle esigenze e alla risposta della singola persona diabetica.
I giorni in Nepal sono stati all’insegna della vita rurale, semplice e di campagna. Prestavo servizio di volontariato in uno sperduto villaggio di poche anime alle porte del parco nazionale di Shivapuri, a circa due ore dalla capitale Kathmandu.
Sono numerosi gli studi sul caffè, che è una delle bevande più diffuse al mondo anche se nella maggior parte dei casi riguardano il caffè preparato ‘all’americana’ e sono spesso finanziati dai produttori, come osserva Fausta Natella, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti (Inran)
Lo studio, condotto su circa 16 mila europei, si è basato sull’analisi genetica per dimostrare che esistono due varianti del gene Apo-A in grado di aumentare i livelli di lipoproteina A nel sangue e incrementare di conseguenza il rischio di infarto.